Sei luunghi anni.
Vite separate, io non esisto per te. Tu, non esisti per me.
Andiamo avanti con i nostri cuori, con i nostri errori.
Amiamo cadiamo soffriamo ridiamo ricostruiamo conviviamo ricominciamo da capo.
L'una lontana dall'altra.
Eppure.
Tu continui a cercare un segno di me tra le storie che racconto qui.
Io penso a te come l'unico solo rimpianto tra i legami che ho reciso.
Così, una sera, ti chiedo Perché.
E tu mi ricordi che le anime uguali restano insieme comunque, perché non hanno con chi altro parlare.
Ed io mi ricordo che è così sconfortante non avere un compagno di viaggio che capisca senza domandare, perché sa già ogni cosa, perché è così anche per lui.
Così, come ci eravamo promesse, quando è arrivato il freddo giusto per chiudersi in un caffè, ho ritrovato i tuoi occhi verdi sotto i soliti capelli lunghi ed un cappello grigio ed ho capito che non era passato nemmeno un solo giorno, un solo momento da quando eravamo andate via.
La vita è così mozzafiato, quando diventa Poesia.
Finalmente, ricominceremo a viaggiare.
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