Sono solo storie

...Forse queste son solo immagini, illusioni, racconti o metafore.
Echi che giungono da ogni tempo e colti al volo.
O forse no.

25 luglio, 2016

THE IMPORTANCE OF THE DISTANCE

[Ciclicamente, torno sempre su queste domande.]

Qual è la giusta distanza? Quanto spazio bisogna lasciare a chi abita la tua vita?

E' difficile, per me, trovare delle risposte.

Ogni volta che inizio un rapporto nuovo, provo sempre un forte bisogno di mettere delle distanze tra me e chi mi dovrebbe stare accanto.

Non importa che si tratti di amore o amicizia, la sensazione non cambia.

...e questo bisogno nasce da una grande paura, una forte sensazione di pericolo.

La verità è che ho paura di perdermi, di assimilare troppo dell'altro e di togliere posto a Me stessa.

E' la spersonalizzazione che mi inquieta.

E quindi via a tirar su paletti, barriere, confini, che nessuno ovviamente capisce.

Scappo. Il più possibile. Senza andare via del tutto.

Ma come si fa a stare con qualcuno rimanendo del tutto se stessi?

Come si fa a non assimilare, neanche inconsciamente, comportamenti, pensieri, parole altrui?

Non si può, ovviamente.

Ci vorrebbe una personalità talmente prevaricatrice che io non ho e, sinceramente, non mi piacerebbe avere.

E allora come si fa?

Si gioca di equilibri, si lascia che dopo un po' di tempo insieme ce ne sia un po' che si trascorre da soli.

Per non stancarsi. Per non perdersi. Per non perdere se stessi.

Ma è difficile. Almeno, questa è la sensazione che mi resta addosso.

Non una sensazione di pace o di equilibrio, di maturità nel tenere il "giusto" atteggiamento.

Piuttosto, la convinzione che qualcosa sia sbagliato, lontano dal "come dovrebbe essere".

E quindi alla fine sto male, perché non mi piace fare le cose nel modo sbagliato.

Ansia.

(Passerà? Si, deve. Perché, a caricarsi di pensieri negativi, non si naviga più. Ed io non voglio naufragi.)



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