Sono solo storie

...Forse queste son solo immagini, illusioni, racconti o metafore.
Echi che giungono da ogni tempo e colti al volo.
O forse no.

12 febbraio, 2011

FAME

Mi sono sempre piaciute, le parole.
Spesso, mi hanno detto che sono brava a scrivere.
Di certo, carta e penna mi hanno sempre fatto da sostegno e mi hanno consentito di tirare fuori tutto ciò che, altrimenti, sarebbe rimasto confusamente aggrovigliato da qualche parte, dentro me.


Eppure, non sempre le parole mi bastano.
Perché ci sono volte, in cui non so spiegare cosa sento, cosa provo.
Trascorro giornate intere cercando di non sentire il suono di un'ansia leggera, ostile e perpetua che mi accompagna in ogni gesto, ogni passo. Capita pure che mi scordi di sentirla - se sono in movimento - ma appena mi fermo, ecco che di nuovo si ripresenta: di certo non intende passare inosservata.

"Chi sei?", le chiedo. "Cosa vuoi?"
Ovviamente, l'ansia tace. Sta là per fare domande, mica per darmi risposte.

Cosa c'è oggi che non va? Cos'è che mi preme fare, sapere, dire e non riesco a capire?

Silenzio.
Magari capirò tra qualche ora, tra qualche giorno. Magari una canzone mi spiegherà quello che non so sapere, magari non capirò.

[ Ho cambiato colore di capelli. Ma non sono come li volevo. ]
[ Le altre cose, sono come le volevo? Si, un po'. Non del tutto.]


Tanti invidiano la mia "Forza". Tanti mi chiedono "ma come fai, a non mollare mai?"
Ma se fossero al posto mio, farebbero anche loro come me.
Se ci fosse sempre una voce, una fiamma, che ti dice di correre, arrivare più in là, farebbero anche loro come me. Non si può sopportare il ritmo di un martello che ossessiona: se qualcosa di più forte lotta contro di te (o per te) non puoi restare inerte. Proprio non puoi.

E allora andiamo avanti, perché non ho più alcuna voglia di ritenere un problema questo desiderio di inesauribilità che da sempre mi accompagna.

Ho fame...e allora?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Condivido il tuo amore per le parole e la difficoltà nel vederne il limite.

A volte penso di poter capire qualcuno, parlandoci a lungo, provando a dire di sentimenti, intenzioni, di ciò che è importante, di quello in cui credo.

E poi mi accorgo che così, non riesco a comunicare quasi nulla di chi sono, che per farlo si può solo vivere.

E' una sconfitta difficile da accettare per chi ama le parole.