QUANTE VOLTE (anche questa Poesia é per te)

[Oggi, 5 settembre.
Oggi, 5 di un settembre che pare novembre.
Oggi, in questa stanza in questo studio, quando tutti attorno a me sono presi da mille scadenze, dagli impegni, i telefoni, i clienti.

Oggi, penso. A quante volte.]

Quante volte
sotto un cielo di nuvole che non mi fanno riconoscere la mia Roma
- ma mi riportano a luoghi lontani a cui in passato ho appartenuto -
ho sognato di essere nella tua mano
per camminare insieme,
col naso all'insù.


Quante volte
ho sognato e sognerò
di non essere serva del Tempo ma di averlo ai miei piedi,
assieme ai sampietrini di questa città che pigri scivolano sotto
le nostre scarpe
che si fermano davanti le vetrine,
ammirano le cose belle che incontrano,
guardano rapite qualcosa che non conoscono...


Quante volte    
desidero di essere al tuo fianco
sdraiata sul letto che ci fa dormire assieme
 per tenerti tra le braccia
quando ti sento triste, quando leggo
- tra le parole dei nostri messaggi -
quei sottili dispiaceri che ti spengono gli occhi/
quegli occhi che io
vorrei sempre
vedere sorridere.


Ma devo rinunciare.

Io ho perso quel Tempo:
Che un tempo era solo mio, solo nostro.

Sono qui, in una stanza lontana da te
a pensare che
non ho saputo capire il valore degli attimi "vuoti"
in cui
c'eravamo solo Noi.


Aspettami stasera.

...e che questa sera, possa avere mille ore.