Sono solo storie

...Forse queste son solo immagini, illusioni, racconti o metafore.
Echi che giungono da ogni tempo e colti al volo.
O forse no.

19 dicembre, 2010

CAMBIO: TORNO INDIETRO

[Le lancette dell'orologio si sono fermate.
Il conto dei dadi non torna più.
Non importa più che mese é: il mio cuore é comunque rimasto nelle retrovie.
Domani tu verrai così come sei
ma se sei feccia, resta pure lì.]

"Cambio: mi sembra l'unico traguardo per la Libertà"

Cambio, perché com'era prima, era meglio.
Cambio, perché a me serve Spazio ed Aria.
Cambio, perché mi lascio plasmare dall'aria intorno. [é stato così, sarà sempre così.]

...e stavolta, per cambiare, volgo indietro:
a quando sapevo che la Libertà ha una forma ben precisa: quella della distanza che devo mettere tra me e gli altri per potermi muovere a corpo libero;
a quando sapevo che le trasformazioni non sono una colpa, ma una mia libera scelta;
a quando sapevo che ero felice se potevo essere quello che voglio (e la fatica per plasmarsi é solo un necessario sacrificio);
a quando sapevo che le mie scelte non devono essere condizionate da niente.

Non ho mai avuto paura di sapere cosa sono.

Ho sempre amato recepire ogni cosa che mi circonda, nonostante l'evidente difficoltà di dimenticare le cose brutte: vedere tutto, il brutto e il bello.
La fatica di liberarsi dal male, poi: ma se sono così, é perché il male l'ho guardato in faccia, riconosciuto, giudicato, scansato...precluso agli altri, per amore.

Perché avevo dimenticato tutto questo? Perché ho lasciato agli altri il potere di decidere per me?


Si commettono sempre degli errori ma alcuni ci sembrano madornali, esagerati/ Riconoscere dove si sbaglia, trovare una soluzione: finché é possibile, c'é Vita.


Sono Terra e Aria, sono la consapevolezza di avere in me tante persone: le Maschere non sono soggetti inventati ma presenze concrete che reclamano il loro spazio sul palcoscenico.



Si torna in scena: ma di restare in poltrona, non c'é nessun obbligo.
I teatri hanno sempre una porta di ingresso e d'uscita. e quella luce verde che vedi in fondo, é l'emergency exit.

Abbassa il maniglione antipanico, se lo show che vedi non ti piace...fuori c'è il mondo che hai sempre desiderato.

9 commenti:

Capitano ha detto...

Tornare a se stessi.
Svegliarsi una mattina e accorgersi di aver dormito. Magari non proprio aver perso tempo, ma aver seguto una rotta infelice.

E ora fare vela, aprire quella porta.
Osare la propria felicità.

Costi quel che costi.

Distanti, non per superbia, ma per esigenze di manovra. Lontani da vincoli e da banchine strette, verso il Mare aperto.

BUENA VIDA

Anonimo ha detto...

Il bisogno di Spazio e Aria, l'impegno di plasmarsi, questi sono temi che condivido molto profondamente.

Forse la libertà è più difficile da condividere della reciproca schiavitù.

Buon cambiamento.

anam ha detto...

...che dire, arrivo soltanto oggi a leggerti e la mia ultima riflessione è praticamente la stessa della tua. bhè, fa piacere vedere che c'è qualcun'altro che sente come te di metter sù quasi come un teatrino di sè.
oggi non sono ancora sicura che il giusto cambiamento sia guardando indientro. perchè? perchè facendolo guardando avanti sarebbe un pò come "cancellare" tutto ciò che c'è di precedente (alti e bassi, comunque costruttivi), e non è cosa buona. facendolo invece guardando indietro si rischia di rimanere inceppati in ricordi, percezioni ed emozioni che ti si incastrano dentro e perfino ti bloccano, impedendoti di andare realmente avanti. quindi forse bisognerebbe guardare avanti, ma con un occhio indietro.
suerte :)

anam ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Un' anonima Viaggiatrice ha detto...

@capitano: come sempre, hai le parole giuste: "non superbia, ma esigenze di manovra"
sembra una cosa semplice da capire,invece mi rendo sempre più conto che è troppo difficile da spiegare.

@eremodelviandante:la libertà è più difficile da condividere perchè tutti sono bravi a prendersi i propri spazi ma pochi sanno anche regalare Aria.

@valeria:l'equilibrio é virtù dei saggi...
non mi piace "tornare indietro": credo fermamente che sia sempre preferibile guardare in avanti, più che volgere lo sguardo a ciò che è rimasto alle nostre spalle.
ma quando procedi a tentoni, è probabile che la strada scelta sia sbagliata. allora come si fa, si continua a sbagliare? magari per orgoglio, si continua a procedere?
no, bisogna ammettere i propri errori...quindi, si torna indietro, si ricomincia, con pazienza e ostinazione.
A volte ci si lascia incantare dalle bellezze del percorso, pure se la via ci allontana da quello che era l'obiettivo di partenza, ciò in cui noi realmente CREDEVAMO.

Juliet ha detto...

Che grinta, quale coraggio. Vendimene un po' e insegnami a cambiare, se quel cambiare che traspare da queste parole significa partire, tentare, stupirsi...

Buon Natale amica mia, di cuore.

Anonimo ha detto...

Navigando fra le onde del web mi sono piacevolmente incagliato in questo bel blog.
Scrivo per passione con lo pseudonimo di Josè Pascal (figlio del fù Mattia Pascal e Ederì Buendìa discendente del grande colonnello Aureliano Buendía).
Ti invito a visitare la mia scatola di latta ed eventualmente collaborare.

Se ogni giorno vorrai una lettera mi invierai a inparolesemplici@gmail.com

buona feste e a presto spero

anam ha detto...

un saluto..veloce..suerte :)

Anonimo ha detto...

Ahem, perdonami ma non ho potuto fare a meno che indicare il tuo blog fra quelli che preferisco per quella specie di catena di Sant'Antonio che sono i Sunshine Award (http://eremodelviandante.wordpress.com/2011/01/13/sunshine-award-eremo-del-viandante/)