Sono solo storie

...Forse queste son solo immagini, illusioni, racconti o metafore.
Echi che giungono da ogni tempo e colti al volo.
O forse no.

28 ottobre, 2010

DI UNA COMMOVENTE BELLEZZA


[Non so se é normale. Ma a me, la bellezza, fa questo effetto: mi commuove.]


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"Non é facile raccontarti, spiegare come sei: anche se ormai è da un po' che ti conosco.

Perché sei una cosa sempre nuova, la sopresa di ogni giorno che verrà.

...mi vengono in mente i tuoi ruggiti, i pochi lampi di orgoglio che accendono il tuo sguardo e ti tramutano nella bestia fiera che poi non riesci mai ad essere quando ami davvero.
Diventi orgogliosa quando ti senti attaccata, quando capisci che devi difenderti: ed il manto di questa veste sai indossarlo con grande ostentazione.
Ma nessuno si accorge mai davvero di dove va a finire il tuo amor proprio quando decidi di cedere all'Amore così forte e puro che solo le persone integrali come te riescono a provare.


Non te l'ho detta mai, la rabbia che mi fa, trovarti schierata sempre in posizioni radicali ed eccessive.

La perenne esagerazione, quella che io un tempo credevo fosse solo il gusto di un frutto ancora acerbo, é invece il tuo sapore, la forma di un'essenza così difficile da cogliere.
All'inizio, quasi detestavo la tua incapacità di comprendere le sfumature: quante volte ho creduto ti assurgessi a censore...solo dopo ho imparato a capire quanto fosse terribilmente difficile, anche per te, mantenerti sempre su posizioni così nette; così riesci ad amare, tu...se ti sforzi sempre di esser così chiara, é perché non vuoi che si possa mai dubitare di te.

...perché hai paura di non essere capita, ché a volte anche tu perdi il bandolo delle tue contraddizioni e non sai dove andrai a finire; e cieca come sei, ti chiedi: " se non ci riesco io, come possono gli altri?"
Ma lasciatelo dire, non puoi sapere sempre tutto.




E poi, mi ritorna in mente la tua allegria: dei giorni in cui sei presa bene (ed io ne ho visti tanti), magari é Aprile e c'è il sole, le nuvole se ne vanno lontane verso una destinazione che a te non importa conoscere, perché non sono queste il genere di domande che ti fai, ma semmai i dubbi in cui mi perdo Io.

E' per questo che ci siamo amati, credo: tu soffiavi via i miei perché e con i tuoi occhi mi facevi vedere, a volte con gentilezza, a volte sbattendomele in faccia, prospettive a me ignote.




Non c'è mai un modo per sapere com'è che reagirai: se ti dico questa cosa, sarai la Dottoressa Jeckyll o Mrs Hyde? E da cos'è che dipende, poi? Non l'ho saputo mai e mi sento stupido se ancora oggi qualche volta me lo chiedo: sei "solo" un mondo di eccessi mai ovvi, un insieme di contraddizioni in continua evoluzione.




In cosa sei cambiata, oggi? Forse, credo, non c'era spazio, prima, per tanti cambi di rotta: avevi paura di lasciarti andare, non sia mai ti fossi sbagliata, non sia mai fossi caduta! anche per andare a terra bisogna uscire dalla propria trincea e tu questo non te lo volevi proprio concedere.

Adesso sei più frivola, meno intransigente con te stessa, sai che per imparare devi sbagliare e tu di sapere non sei mai sazia (anche se poi ti lamenti perché scordi tutto e non ce la fai a star dietro ad ogni cosa...quand'è che sei diventata confusa, sbadata?).


Io non mi aspettavo, di ritrovarti così...libera.
Ma in fondo é un miglioramento, questo, ed io sono forse stato geloso di non aver potuto seguire questa tua evoluzione così importante.
Mi piace invece il tuo esser rimasta così, un po' aspra...non sarai mai dolce, non sarai mai una linea retta; e sono un po' stronzo se te lo dico, lo so, ma mi piacerai sempre così.
Perché se sei sempre forte, mi stupisce vederti indifesa ( e solo in quei momenti mi consentivi di farti da ombrello e accettavi di essere "protetta"); perché se non dimostri di poter essere dolce, quando decidi di aprirti sai essere un regalo davvero inaspettato.

[...]

Ora tu mi chiederai, "checcosavoglioiodate": ed io in realtà non voglio niente, per cui puoi continuare a dormire serena, non sto mica tornando nella tua vita per riportarti indietro di cinque anni ( che tu, "indietro" non sai nemmeno cosa significa); é solo che per caso ieri mi é capitato di ascoltare una canzone che ti piaceva tanto e che sono sicuro ti piacerà ancora adesso, pure se sei cambiata, pure se sei all'apparenza talmente diversa da farmi tentennare nello scrivere...é che ieri, mentre ascoltavo, mi é venuta in mente una domanda che mi facesti tanto tempo fa ("dimmi come sono"): io che non volevo accettare quella che era una provocazione, una sfida a litigare, ti risposi...


un giorno te lo dico come sei. anzi, te lo scrivo."




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ed io che posso fare se non commuovermi della tua bellezza?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Io vorrei ci fossero più persone integrali.

Sono stufo di gente che vive a metà (o un terzo, o un decimo).

Eh... bello che ci sia qualcuno che scrive lettere così.

Bello.

Anonimo ha detto...

Chiunque abbia scritto queste commoventi parole ti conosce bene, ed ha imparato ad apprezzarti e ad amarti.
é meraviglioso che qualcuno riesca a guardare dentro di noi, come si guarda il fondale di un mare cristallino!
Penso che quando si raggiunge questo livello di conoscenza, tutto il resto non conta.
Ti voglio bene

Mariangela

anam ha detto...

dire a una persona "come sei" non è mai cosa facile. ancor di più se quella persona la conosci bene. questo post sembra apparirmi apposta. a volte battibecco stupidamente col mio "masculo" per queste stupide (?) osservazioni. è come se io volessi aprirgli bocca e mettergli dentro parle mie, che già conosco bene, e che saprò già incassare. non che ne abbai bisogno, ma si sa, a volte siamo tutti un pò impauriti dall'altro, chicchesia, e da quelle parole che arrivano o che ancora aspettano fiato. e poi eccole lì, tutte ammucchiate timidamente e imbarazzate, come fosse la prima cotta...ed io lo adoro..mi sento dire spesso, appunto, "non so dire come sei, perchè ti conosco troppo bene", il chè suona un pò come una contraddizione, seppur reale. perchè è fin troppo facile buttare giù due righe o prendere fiato per un attimo e dire quelle parole che sembrano da copione. e allora lascio che quella persona costruisca di me l'immagine che più gli piace. sempre coerente con la mia, ma sua. "un insieme di contraddizioni in continua evoluzione", è proprio come mi definirei io. ma non come "senza posizione", anzi, spinta sempre in direzioni diverse. difficile perfino da stare dietro. stupende parole, davvero. hanno emozionato anche me. suerte.

Davide (il "masculo" di Valeria) ha detto...

Sono senza parole, come lo sono sempre di fronte ad un "dimmi come mi vedi" richiesto dalla persona amata.
Questa lettera vorrei saperla scrivere io, saper descrivere così bene il tutto... e queste parole sembrano descrivere quasi totalmente lei. Invece, quando mi viene chiesto, quando ci provo, è come se le parole venissero messe dentro una centrifuga e fatte girare fino a diventare un vortice di colori ed emozioni che non riesco più a descrivere. E' inspiegabile e va bene così.

Hasta luego.

Un' anonima Viaggiatrice ha detto...

@ Valeria e Davide:
queste parole non sono facili da scrivere, figuriamoci se possano essere facili da pronunciare.
Ma dietro ad ogni meraviglia c'è un trucco e se questi pensieri possono sembrare così ordinati é perché hanno potuto sedimentare nel cuore di chi le ha scritte per lungo tempo, a chilometri di distanza.

Sono le parole di un amore che non c'è più, il ricordo di un incanto spezzato e credetemi...fintanto che questi pensieri resteranno confusi, potrete allora esser certi della resistenza dei fili che vi legano...i sentimenti sono una tavolozza di colori accesissimi e mescolati tra loro...se c'è ordine, se c'è un modo per distinguerli e saperli individuare, è forse solo perché i vostri fili si sono allentati ed avete messo tra voi quella distanza che é la sola necessaria a guardare con chiarezza.

" é inspiegabile e va bene così"... queste sono le sole parole esatte. Non chiedete altro.

anam ha detto...

che dire..hai ragione! :)