Dopo una settimana di riposo e disimpegno.
Avevo davvero bisogno di questi giorni liberi, per svuotare la mente e riprogrammare i pensieri su frequenze decisamente più nitide.
Non é da me, camminare col buio in tasca. Non è da me, restare senza speranze, non credere in alcun progetto, non é da me star ferma ed avere la nausea.
Io, che sono sempre ingorda di Vita, che ignoro le mezze misure, che sono fuoco che arde e ossigeno che alimenta la fiamma.
Ora tutto mi appare più chiaro
ed anche se la mente non é del tutto sgombra, quantomeno ho recuperato lo spazio per riprendere a muovermi in avanti.
Non so bene perché, ma tutto mi pare nuovo, non solo ciò che lo é davvero, ma anche ciò che é vecchio.
Penso alla lampada della mia cucina, all'orologio rosso sulla parete: mi sembrano così assurdamente belli.
Pare ridicolo, lo so, trovare "belli" dei semplici suppellettili: eppure mi sembrano la cosa migliore che ci sia al mondo, se ripenso alla fatica e a tutti gli ostacoli che si sono messi di traverso.
Oggi é finalmente più vicino il giorno in cui potrò affacciarmi ad una finestra nuova, che sarà finalmente solo mia, da cui nasceranno parole nuove, più sagge ( o forse più vecchie) che racconteranno di una vita che ancora una volta si rinnova.
Non é meraviglioso?
E' ovvio che la partita non è ancora finita, che il traguardo non é ancora visibile. Ma almeno adesso ho di nuovo la forza per correre.
E quindi, prima o poi, la parola fine a questo lungo Viaggio potrò scriverla.
E chissà che verrà dopo...
Da ora in poi non c'è spazio per i pensieri negativi e nessun orizzonte andrà oltre a "domani".
Sarà possibile, tutto sarà possibile.
In marcia, once again.
3 commenti:
Mi ritrovo nel tuo linguaggio. In quel tuo distinguere Vita e vita.
Mi aveva colpito più di un anno fa un tuo post ed è bello tornare a leggerti.
Buona ingordigia di Vita anche se a volte mi sembra una padrona crudele.
C'è sempre bisogno di momenti così. Momenti come quelli che ho recentemente provato a Perugia. Momenti che ti ricordano che sei un essere umano e non una macchina con doveridoveridoveri.
E adesso la mia sfida è cercare l'ossigeno nel quotidiano, perché proprio adesso non ci riesco. Tutto troppo grigio, poche vie d'uscita... confusione.
Ma non voglio intristirti.
Un abbraccio,
Y BUENA VIDA
anch'io stò cercando l'ossigeno nel quotidiano, nelle èpiccole sfide di tutti i giorni,
a volte mi sento come in trappola e non vedo vie d'uscita
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