FACCE DELLA NOTTE

Nella notte ogni testa segue un bit
in ognuna diversi battiti
gli occhi spenti e gli sguardi cinici
e di sfondo le facce della notte...


Osservo le facce della notte: volti di naufraghi, dispersi su una spiaggia che non riconoscono propria. "Itaca, Itaca dov'è? Itaca non c'è".

Urlano le facce della notte: lo intuisci dai loro visi deformi, intrappolati in una smorfia che rimarrà eterna nell'unico attimo in cui gli occhi incrociano quei destini di disperazione.

Si chiedono come sia possibile, come la Sventura abbia scelto proprio loro: si sentono puniti per delitti che non hanno commesso.

Quante anime infrante rimangono a sanguinare nei vicoli bui? I quartieri sono inaccessibili, circondati da mura di sofferenza.


Ognuno col suo peso da portare sulle spalle: ma la pelle, lacerata, brucia, quand'è flagellata da ferite che nonostante lo scorrere nel tempo continuano a far male.
Ci sono donne che vendono amore; ragazzi in preda dei loro fantasmi che non sanno mettere a tacere la fame di ciò che li rende schiavi; balordi che per sempre hanno rinnegato la loro appartenenza al genere umano; bambini che attendono genitori che non torneranno, stanotte.


E ancora dolore, soltanto dolore, sotto ogni forma di manifestazione.

Cosa sta accadendo qui? Perché siete tutti fermi? Nessuno, nessuno v'ha detto che dovrete lottare? Soffro per voi, guardandovi. Ma la mia sofferenza non allevierà il vostro Male, perché solo voi potete...solo voi, potrete.


...Potrete smetterla di piangere se lotterete con i denti; se solo capiste che questo è un gioco crudele e che, pertanto, forti dovrete essere, diventare, nel non arrendervi, nel non fermarvi davanti ai cento, mille ostacoli che qualcuno gentilmente disporrà per voi, affinché cadiate.


E cadrete, piangerete, forse direte "Basta" e commetterete...quel gesto.


Oppure vi alzerete, combatterete, vincerete.